Scrivere di una nuova opera in esposizione è sempre una forte emozione, anche per una galleria inusuale come la nostra. Ieri pomeriggio abbiamo invitato a Scalvaia Gaia Inglesi, Adirano e Diego Gabriele. Abbiamo parlato di progetti futuri, non solo mostre ovviamente. Della necessità di costruire un'ellisse atipica di molti fuochi, di modo che si valorizzi l'estro di tutti e si coinvolgano elementi letterari, scientifici, filosofici, in un percorso di creatività che il caos attuale tende a smorzare. Tornando al topic di partenza, Diego Gabriele (http://www.diegogabriele.it/) ci ha portato una sua opera dal titolo Ragazza dai capelli rossi (parte della serie pittorica Anni 10), che abbiamo subito esposto. La potete ammirare in foto: il tema delle sue figure quasi adolescenti, intense e spiazzanti è inconfondibile. La tavolozza ricorda i fermenti inizio secolo scorso, le frange espressioniste della secessione viennese (soprattutto Egon Schiele), il tratto è ripetuto quasi a rimarcare e a modificare minuziosamente ciò che si nota alla prima occhiata, obbligando a una visione più accurata. Impossibile non esserne turbati ed affascinati al contempo. L'uso del colore si discosta dal tratto, è un cazzotto ben assestato, una doccia di pigmento che accende valanghe di neuroni specchio, qualcosa in quel rosso ci ricorda il fremito che da qualche parte ancora ci appartiene. Impossibile non desiderare da subito di organizzare una personale con le opere di Diego Gabriele qui a Casa Là farm gallery. Lo faremo in autunno, quando sarà tornato da una coraggiosa esposizione in Siberia: l'arte globale non si deve fare solo a New York o a Berlino, anzi si fa soprattutto altrove, le grandi capitali sono sempre più fagocitanti rispetto alla creatività diffusa che si accentra nell'illusione di emergere. Per chi volesse ammirare l'opera non ha che da prenotare la visita da noi a Casa Là farm gallery all'indirizzo mail noncresco@gmail.com.
Sandro Fracasso