top of page

Nuova opera di Adriano in esposizione permanente

Siamo ancora nel bel mezzo della mostra La Retroguardia senese, che fioccano le novità. Assieme all'opera di Diego Gabriele che da subito ci ha colpito e ispirato, abbiamo esposto la prima tela di Adriano. Si fa fatica a definirlo, forse anche perché le definizioni sono trappole per allocchi e non intendiamo cascarci. Adriano è scultore ma non professa (per ora), produce ottimi lavori da scatti analogici e su cui interviene artigianalmente con graffi, tagli, dettagli in evidenza. La sua prima tela (Padre e Figlio) è potente e matura. Il tratto richiama l'Art Brut e in questo c'è molta coerenza con la vitalità e lo spirito in pieno contatto con la natura che animano l'autore. Adriano non scende ai compromessi dei filtri dell'opportunismo, taglia corto e va diritto al senso. La mezzeria della carrareccia di campagna testimonia la scissione delle due mani in primo piano come un colpo di falce fienaia. Il paesaggio infantile, ma chiaramente toscano, perde la sua leggiadria in toni industriali quasi metallici. Nel mentre i volti dei protagonisti e l'intera figura del bimbo ondeggiano, a perdere contatto col terreno, come in alcune tele di Chagall (periodo russo). Il dolore è enorme, palpabile e mal distribuito, per questo il ragazzo quasi decolla, spazzato via da quella separazione che è molto di più della fine di una stretta di mano. Per chi volesse ammirare l'opera non ha che da prenotare la visita da noi a Casa Là farm gallery all'indirizzo mail noncresco@gmail.com.

Sandro Fracasso

bottom of page